Il PET è un materiale molto utilizzato negli ultimi anni, in quanto si tratta di una struttura plastica che può essere facilmente riciclata e reimmessa nel ciclo industriale.
Il PET, più precisamente Polietilene Tereftalato, è una resina termoplastica che si decompone a temperature molto elevate, circa 340°C.
Solitamente è un materiale che viene utilizzato per la produzione di bottiglie, contenitori ed etichette plastiche. Grazie ad un corretto smaltimento di questi prodotti, il PET viene macinato in appositi macchinari e dopo ulteriori trattamenti di sterilizzazione e pulizia, può essere nuovamente utilizzato per la produzione di altro PET.
Solitamente d'utilizzo alimentare, in futuro le bottiglie in PET potrebbero rappresentare una nuova soluzione edilizia
Ad oggi questo materiale ecologico è molto diffuso, oltre che all’interno del ciclo commerciale, anche per la produzione di accessori e complementi d’arredo di design oltre che per la realizzazione di materiali edilizi ecologici.
Sicuramente un po’ inusuale è invece l’utilizzo di bottiglie in PET per la realizzazione di edifici complessi.
Un esempio molto suggestivo e che si distingue nel panorama internazionale per le sue caratteristiche formali ed ingegneristiche è il padiglione espostivo ECOARK costruito per il Flower Show di Taipei e realizzato dall’ingegnere Arthur Huang.
Il progetto Eco Ark è stato costruito dall’impresa Far Eastern Gouped essendo una struttura che può considerarsi sperimentale, è stata oggetto di analisi e modifiche, direttamente in cantiere.
Esterno EcoArk
La struttura futuristica rappresenta adeguatamente il nuovo modo di pensare della società, sempre alla ricerca di nuove soluzioni sostenibili in grado di rispondere alla continua ricerca di innovazione e tecnologia nel pieno rispetto del nostro pianeta.
Per realizzare il padiglione espositivo, l’ingegnere è riuscito a spendere 1/3 del normale costo di una struttura convenzionale.
La struttura si compone di 1,8 milioni di bottiglie di plastica distribuite seguendo il criterio del nido d’ape in modo da ancorare l’intera struttura.
La struttura a nido d’ape ottenuta, ha preso il nome Pollibricks: si tratta di un vero e proprio materiale edile, paragonabile al mattone, completamente composto da bottiglie di plastica rimodellate per rispondere adeguatamente alle sollecitazioni strutturali.
La soluzione, studiata attentamente dall’ingegnere, risulta essere solida e compatta, tanto da resistere ad intemperie e a terremoti.
L’edificio è estremamente elastico ed essendo stato progettatoper un’esposizione temporanea, può essere smontato e rimontato ovunque, diventanto una vera e propria struttura itinerante.
L’EcoArk è un padiglione imponente, misura infatti 130 metri di lunghezza per 26 metri di altezza. L’utilizzo di milioni di bottiglie in plastica ha una duplice funzione; oltre ad essere un valido esempio ecologico, ha una valenza estetica che può considerarsi il valore aggiunto dell’edificio; la trasparenza delle bottiglie permette alla luce naturale di accedere all’interno senza abbagliare, ma garantendo un’illuminazione costante ed equilibrata per tutto il giorno. Massima efficienza a costi contenuti!
Il progetto è stato studiato nei minimi dettagli, diventando un esempio di tecnologia e sostenibilità ambientale. La soluzione finale infatti, doveva rappresentare il concept dell’esposizione internazionale di fiori di Taipei.
Il risultato finale ha superato di molto le aspettative, raggiungendo traguardi internazionali inaspettati e aprendo nuovi orizzonti per l’edilizia sostenibile mondiale.