Questo edificio, realizzato da Herzog & de Meuron, è un complesso che ospita una serie di opere d’arte contemporanea, tra cui la collezione dell’Emanuel Hoffmann Stiftlung (Fondazione di Emanuel Hoffmann) che conserva oltre 150 opere tra cui spiccano i lavori di Paul Klee, Salvador Dalì e di Robert Delaunay. Si tratta essenzialmente di una struttura concepita per la conservazione, lo studio e la divulgazione dell’arte contemporanea e quindi si rivolge prevalentemente a curatori di spazi museali, studenti e docenti di università.
Esternamente l’edificio ricorda un grande bunker caratterizzato però da una certa leggerezza conferita dalla forma e dagli spessori e dal colore bianco, misto ad un rivestimento ottenuto dalla ghiaia scavata per realizzare le fondamenta. I materiali prelevati dal suolo hanno inoltre stabilito le forme e le strutture delle superfici di altre parti dell’edificio, sia all’interno che all’esterno. Ad esempio le linee delle finestre ricordano forme naturali. In realtà, esse sono calcolate e prodotte da strumenti di controllo digitale, attraverso appunto la riproduzione su larga scala dei modelli delle forme naturali dei ciottoli. Ciò ha determinato una sorta di paesaggio artificiale-naturale che costituisce la forma delle aperture delle finestre.
Gli architetti hanno impiegato lo stesso profilo digitale per i rivestimenti per le pareti ed i soffitti dell’ingresso. La grande inerzia termica sviluppata da questa struttura aiuta a mantenere una temperatura interna ottimale per conservare le numerose opere esposte. L’illuminazione naturale è garantita mediante aperture che sono state ricavate nelle pareti. L’ingresso è ricavato nei pressi di un piazzale che consente di l’entrata all’interno della struttura, protetto da una copertura spiovente.
L’atrio interno si estende per tutta l’altezza della costruzione e consente di osservare una sezione trasversale dei vari piani. Attraverso questo vestibolo è possibile raggiungere i diversi luoghi dedicati all’esposizione delle opere, situate a piano terra e al piano interrato. All’interno inoltre sono localizzati un caffè, un negozio di libri, un auditorium e due installazioni permanenti di carattere artistico.
Sviluppandosi per circa 7.250 metri quadrati, l’area espositiva d’arte localizzata su i tre piani superiori occupa la maggior parte della superficie complessiva che è pari a circa 16.500 metri quadrati. Ci sono inoltre 3.650 metri quadrati al piano terra e nel seminterrato a disposizione per le mostre.
Le installazioni permanenti realizzate da Robert Gober e Katharina Fritsch occupano 260 e 390 metri quadrati, rispettivamente mentre l’area che ospita l’amministrazione occupa circa 800 metri quadrati. Il reparto di movimentazione arte e le botteghe occupano ulteriori 800 metri quadrati. L’ auditorium può ospitare circa 140 persone e la sala per seminari occupa 250 metri quadrati. I restanti 3.100 mq sono per servizi tecnici e attrezzature.
I progettisti responsabili dell’opera, come già accennato precedentemente sono gli architetti Jacques Herzog e Pierre de Meuron.
Herzog & de Meuron è uno studio di architettura svizzero, fondato e con sede a Basilea, in Svizzera nel 1978.
I due fondatori sono gli architetti Jacques Herzog (nato il 19 aprile 1950) e Pierre de Meuron (nato l’8 maggio 1950), che hanno frequentato entrambi l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia (ETH) di Zurigo. Il loro progetto più conosciuto forse è quello della stazione elettrica di Bankside a Londra per la nuova sede della Tate Modern.
Jacques Herzog e Pierre de Meuron sono visiting professor presso la Scuola di Harvard University Graduate of Design dal 1994 e professori del Politecnico federale di Zurigo dal 1999.
Nel 2001, Herzog & de Meuron sono stati insigniti del premio Pritzker, la più alta onorificenza in architettura. Il presidente della giuria J. Carter Brown ha commentato: E’ difficile pensare ad altri architetti della storia che hanno affrontato il tegumento di architettura con maggiore fantasia e virtuosismo.”
Questa frase è in riferimento all’utilizzo innovativo di materiali e trattamenti esterni, come il vetro serigrafato. Il critico di architettura e giurato del premio Pritzker Ada Louise Huxtable ha riassunto efficacemente l’esperienza dei due architetti svizzeri: “Hanno affinato la tradizione del modernismo portandola alla semplicità elementare, e hanno saputo interpretare la trasformazione di materiali e superfici attraverso l’esplorazione di nuovi trattamenti e tecniche.”.
Nel 2006, il New York Times Magazine li ha definiti uno degli studi di architettura più ammirati al mondo.
Tra i progetti attualmente in fase di realizzazione o di progettazione troviamo il Contemporary Art Museum Barranca de Huentitan in Messico, il Portsmouth Dockland Stadium per il Portsmouth Football Club a Portsmouth in Inghilterra e il Parrish Art Museum a Water Mill nello stato di New York.